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Rosa di sangue
Rosa di sangue
(Storia di un emigrante calabrese) – Parts 1 and 2


Album: 45 rpm
Date: [19-]
Performer: Aurelio Fierro
Composers: Langella - Fierro
CMC, Carenza collection: 45-0-G-02010
VERSIONE ORIGINALE IN CALABRESE ED ITALIANO  |  Map: Regional Origin

Rosa di sangue (Storia di un emigrante calabrese)

PRIMA PARTE

Parlato: Orsu gente, a me avvicinati, che un fatto vero vi ho da raccontare. Di due picciotti, due giovani emigrati, che per procura si vollero sposare. Fidando di una rosa per segnale, e non pensando di questo mondo il male. Perciò, questo vi sia di insegnamento di come agire in queste circostanze. Perché lo sposare è un gran momento, e impedimento sono le distanze. Dicéa l’antico: “Catena è lo sposare, che solo morte poté scatenare!”

Beppe Varsace facèa il boscaiolo
Contando alla montagna le sue doglie
La dura vita senza avere consolo
Di si sposare, l’avere figli e moglie
Dì  come è giusto, come si conviene
Un picciotto che vuole solo il bene

Lascia così la terra calabresa
E parte a la fortuna a la stranía
In Australia va, terra promessa
Il bosco lascia e va a lontana via
“Addio terra natìa, terra mia cara
Mi fosti madrigna, tu mi fosti avara”

Parlato: Si, parte Beppe e sopra del vapore se ne sta solo pensando alla montagna che non gli diede pane e mancu amore, e l’ha ridotto come una lasagna. Per trenta giorni vidi cielo e mare, pure pensò le sue giornate amare.

Arrivato che egli fu in quella terra
Presto trovò lavoro in fattoria
Alla miseria fice forte guerra     
Giacché (ahimé!) non verrà un’altra via
Lavorò duro per altri sette anni
E disse in fine “Basta ai miei malanni!”

Quando un certo frà visse egli disse
“Ho già il denaro per la mia fortuna”
Alla mamma “È giunto il giorno, scrisse
Vorrei una picciotta bella e buona
Che mi sia compagna per tutta la vita
Ti raccommando mamma, la mia zita”

Parlato: Si chiama Rosa e a Beppe non conosce. Parte soletta verso il nuovo tetto. Beppe aspetta fra gioia e angosce. La foto in mano e una rosa al petto. Questo era il segnale convenuto. Dice, “Ora sarò amato e ben voluto!” Ma il vapore fa ritardo di un giorno, causa il maltempo. Beppe, disperato, prende conoscenza con un altro calabrese, un certo Mario Partìa, al quale racconta tutto il suo segreto. Ma sentite cosa gli ha combinato questo vile!

“Bevi Beppe”, diceva il falso amico
Versando ancora il whiskey nel bicchiere
“Contento, statti sincero te lo dico
Caccia dalla tua testa i malpensieri”
E intanto si fa i conti, quel malvaggio
Di come consumare il suo dileggio

Allorché fu ben ubriaco Beppe
La foto di Rosa, lui gli porta via
Va poi al porto e con inganno seppe
Dire a Rosetta “Tu sei la moglie mia!”
Con se la porta e il suo amore coglie
Dandosi sfogo alle sue insane voglie

SECONDA PARTE

Parlato: Di l’indomani, l’alba in cielo coce, è alba amara, è alba di pinìo. Fuggì il poltiglia lasciando Rosa in croce. Ma questo inganno non può volere Dio! Si sveglia Beppe e scopre il malpatito, e gira gira come un impazzito!

Piange Rosetta, piange amaramente
L’onore suo ha perso per la via
Pensa che Beppe fu vero brigante
Lasciandola soletta alla stranìa
Ritorna a casa Beppe a cuore pieno
E incontra Rosa sullo stesso treno

La scorge tutta lacrime e dolore
Le si fa presso ma ella è diffidente
“Ad altro io ho donato il mio onore
Tu non sei Peppe, non lo sei per niente”
Ma quando ogni cosa fu chiarita
“Ritornerò, lei disse, a vecchia vita”

Parlato: “No! Tu non torni! Tu vieni a casa mia!” Resta segreto il patito inganno.Ognuno finge essendo per la via finché avrà vita l’uomo del malanno. Intanto lui già pensa alla vendetta. E calmo, il momento giusto aspetta. Arrivati al villaggio, fingendo Beppe fece una gran festa, alla quale presero parte tutti i paesani emigrati. Alla fine gli sposi andarano a dormire divisi, e così per quasi un anno.

Ai nove mesi Rosa partorisce
Quel figlio del dolore e dell’inganno
Nel cuor di Beppe l’odio ingigantisce
Allorché passato è quasi un anno
Parte cercando chi gli macchiò l’onore
Gli vuole strappar con le sue mani il cuore

Beppe ritorna ancora verso il porto
Rivede mesto il luogo maledetto
Lui non ha pace finché non vede morto
Quell’essere, quel vile, quel  abietto
Che con inganni suoi, sogni sconvolse
E alla vita sua la pace tolse

Parlato: “Chi cerca trova”, però, dice l’antico. Ritrova Mario e non è riconosciuto. Con modi scaltri se lo rifece amico, e in loco solo poscia l’ha convenuto. Giunti che furono lo chiamò : “Vigliacco! Son Peppe Varsace a cui facesti smacco!”

“Qui c’è un coltello, difenditi, carogna
È già un anno che inghiotto bile
Or col tuo sangue lavo la menzogna”
E a colpo secco il cuor trafisse al vile
Se quel segreto portò via il morto
Con la sua fine l’amore  è risorto

Ritorna Peppe da Rosetta amata
Amore diede, amore n’ha trovato
Di figli ne ebbero poi una nidiata
E il primo come gli altri l’hanno amato
L’inganno non può fare peccatore
Salvo gli fu l’onore ed il suo amore
Salvo gli fu l’onore ed il suo amore
Salvo gli fu l’onore ed il suo amore

TRADUZIONE IN ITALIANO

Rosa di sangue (Storia di un emigrante calabrese)

PRIMA PARTE

Parlato: Orsù gente, a me avvicinatevi, che un fatto vero devo raccontarvi. Di due ragazzi, due giovani emigrati, che vollero sposarsi per procura, affidandosi ad una rosa come segnale e non pensando che esistesse il male in questo mondo. Perciò, che questo vi sia di insegnamento, di come agire in tali circostanze. Perché sposarsi è un gran momento e le distanze rappresentano un ostacolo. Diceva l’antico: “Catena è lo sposarsi, che solo la morte poté scatenare!”

Beppe Varsace faceva il boscaiolo
Raccontava alla montagna i suoi dolori
La dura vita senza avere conforto
Di sposarsi, diavere figli e moglie
Di  come è giusto, come deve essere
Un ragazzo che vuole solo il bene

Lascia così la terra calabrese
E va cercare la fortuna verso l’ignoto
Va in Australia, terra promessa
Lascia il bosco e va lontano
“Addio terra natia, terra mia cara
Mi seistatamatrigna, tu mi seistataavara”

Parlato: Così parte, Beppe. E sopra il treno se ne sta da solo, pensando alla montagna che non gli diede pane e neanche amore, e l’ha ridotto come una lasagna. Per trenta giorni vide cielo e mare, pensò anche alle sue giornate amare.

Quandofuarrivato in quella terra
Trovò presto lavoro in fattoria
Fece guerra alla miseria
Giacché non ci sarà un’altra strada
Lavorò duro per altri sette anni
E disse in fine “Basta ai miei dolori!”

Arrivato ad un certo momento disse:
“Ho già il denaro per la mia fortuna”
“È giunto il giorno, scrisse alla mamma
Vorrei una ragazza bella e buona
Che sia mia compagna per tutta la vita
Ti raccomando mamma, la mia fidanzata”.

Parlato: Si chiama Rosa e non conosce Beppe. Parte da sola verso il nuovo tetto. Beppe aspetta fra gioia e angosce. La foto in mano e una rosa al petto. Questo era il segnale stabilito. Dice : “Ora sarò amato e ben voluto!” Ma il treno a vapore porta ritardo di un giorno, a causa del maltempo. Beppe, disperato, fa conoscenza con un altro calabrese, un certo Mario Partìa, al quale racconta tutto il suo segreto. Ma sentite cosa gli ha combinato questo vile!

“Bevi Beppe”, diceva il falso amico
Versando ancora il whiskey nel bicchiere
“Contento, stai tranquilo ti dico
Allontana dalla tua testa i cattivi pensieri”
E intanto pensa quel malvagio
A come commettere il suo reato

Allorché Beppe fu ben ubriaco
Lui gli porta via la foto di Rosa
Va poi al porto e con inganno seppe
Dire a Rosetta : “Tu sei mia moglie!”
La portaconsee coglie il suo amore
Dando sfogo alle sue insanevoglie

SECONDA PARTE

Parlato: L’indomani, l’alba in cielo arde, è un alba amara e alba di sofferenza, fuggì quel viscido, lasciando Rosa in croce. Ma Dio non può volere questo inganno! Si sveglia Beppe e scopre l’inganno, e gira gira come se fosse impazzito!

Piange Rosetta, piange amaramente
Il suo onore ha perso per strada
Pensa che Beppe è stato un vero mascalzone
Lasciandola da sola nell’ignoto
Ritorna a casa Beppe con il cuore pieno di odio
E incontra Rosa sullo stesso treno

La vede in lacrime e addolorata
Le si avvicina ma lei è diffidente
“Ad un altro io ho donato il mio onore
Tu non sei Beppe, non lo sei per niente”
Ma quando ogni cosa fu chiarita
“Ritornerò, lei disse, a vecchia vita”

Parlato: “No! Tu non torni! Tu vieni a casa mia!” Resta segreto il penoso inganno. Ognuno finge trovandosi per strada finché avrà vita l’uomo della sventura. Intanto lui già pensa alla vendetta e calmo, aspetta il momento giusto. Arrivati al villaggio, fingendo, Beppe fece una gran festa alla quale presero parte tutti i paesani emigrati. Alla fine gli sposi andarono a dormire divisi, e così per quasi un anno.

Dopo nove mesi Rosa partorisce
Quel figlio del dolore edell’inganno
Nel cuore di Beppe l’odio ingigantisce
Essendo passato quasi un anno
Parte cercando colui che gli macchiò l’onore
Gli vuole strappare il cuore con le sue mani

Beppe torna ancora verso il porto
Rivede tristemente il luogo maledetto
Lui non ha pace finché non vede morto
Quell’essere, quel vile, quell’infame
Che con i suoi inganni, sconvolse i sogni
E fece sparire la pace dalla sua vita

Parlato: “Chi cerca trova”, però dice l’antico. Ritrova Mario e non viene riconosciuto. Con modi scaltri se lo rifece amico, e in un luogo convenuto poi l’ha rincontrato. Quando furono giunti lo chiamò: “Vigliacco! Sono Beppe Varsace a cui hai fatto un torto!”

“Quic’è un coltello, difenditi, carogna
Ègià da un anno che ingoioveleno
Oraconiltuosanguelavolamenzogna”
E a colpo secco il cuore trafisse al vile
Sequel segreto portò via il morto
Con lasuafine l’amore èrisorto

Beppe ritorna da Rosetta amata
Amore diede, e amore hatrovato
Di figlineebbero poi molti
E il primo l’hanno amato come tutti gli altri
L’inganno non può fare peccatore
Glifu salvo l’onore ed il suo amore
Glifu salvo l’onore ed il suo amore
Glifu salvo l’onore ed il suo amore

ENGLISH TRANSLATION

Blood Rosa

PART ONE

Spoken: Listen up, people, and gather around, because I have a true story to tell you. It’s about two young people, two young emigrants who got engaged by proxy and trusted a rose as a signal, not thinking that there was any evil in the world. Therefore, let this be a lesson to you in how to act in such circumstances. Because getting married is an important moment and distance is an obstacle. There is an old saying: “Marriage is a bond that only death can break!”

Beppe Varsace was a lumberjack
He told his troubles to the mountain
A hard life, without the comfort
Of marriage, of having children and a wife
As is fair, as it should be
A young man who only wants what’s right

So he left his Calabrian home
In search of his fortune in unknown places
He went to Australia, a land of promise
He left the woods and went far away
“Goodbye, my dear native land,
You’ve been like a stepmother to me, you’ve been stingy with me.”

Spoken: And so Beppe left, and on the train he was alone, thinking about the mountains that had given him neither bread nor love, and that had worn him down to nothing. For 30 days he saw only the sky and the sea, and he also thought about his bitter days.

When he arrived in that land
He soon found work in a farm
He waged war against poverty
Seeing that he could not turn back
He worked hard for seven more years
And in the end he said, “I’ve had enough of this suffering!”

Then at one point he said,
“I’ve already got enough money to live comfortably”
He wrote to his mother: “The day has come
I’d like a girl who is beautiful and good
Who will be my companion for life
Please, Mom, find me a woman to marry!”

Spoken: Her name was Rosa, and she didn’t know Beppe. She left, all alone, for her new home. Beppe waited, torn between anxiety and joy, with a photo in his hand and a rose on his lapel. This was the agreed sign. He said, “Now I will be loved!” But the steamer was a day late because of bad weather. Beppe, desperate, met another Calabrian, a certain Mario Partìa, to whom he told his secret. But just listen to what this rotten man did to him!

“Drink up, Beppe,” said his false friend
Pouring more whiskey into his glass.
“Relax, I say,
Forget all your troubles.”
And meanwhile, that wicked man was thinking
About how he would commit his crime.

When Peppe was good and drunk
He took away the photo of Rosa
Then went to the port and deceitfully
Had the nerve to say to Rosa, “You’re my wife!”
He took her away with him and took her love
And unleashed his unhealthy desires.

PART TWO

Spoken: The next day, dawn lit the sky, and it was a bitter dawn, a dawn of suffering. That scum ran off, leaving Rosa suffering. But God couldn’t want such deception! When Beppe woke up and discovered what had happened, he ran amok!

Little Rosa cried, cried bitterly
She had lost her honour
She thought Beppe was a real scoundrel
Leaving her all alone in a foreign place.
Beppe returned home, his heart full of hate
And met Rosa on the same train

He saw that she was crying and suffering
He moved closer to her, but she was distrustful
“I gave my honour to another
You’re not Beppe, there’s no way.”
But when everything was cleared up,
“I’m going back, she said, to my old life.”

Spoken: “No! You’re not leaving! You’re coming to my house!” The painful deception remains a secret. Both pretend to have met by chance as long as the man who caused the misfortune is alive. In the meantime, he thought about revenge, calmly waiting for the right moment. When they arrived at the village, Beppe, continuing the sham, gave a big party, and all his emigrant friends came. Afterwards, the newlyweds slept in separate beds, and they continued to do so for almost a year.

After nine months Rosa gave birth
To a son born of pain and deception
Hatred had built up in Peppe’s heart
When nearly a year had gone by
He went in search of the man who stained his honour
He wanted to tear out his heart with his own hands

Beppe returned once more to the port
And sadly saw the cursed place once again
He wouldn’t find any peace until he saw
That creature, that villain, that vile man, dead
Who, with his lies, upset his dreams
And made peace disappear from Beppe’s life

Spoken: As the old saying goes, “Seek and you shall find”. He found Mario again, who didn’t recognize him. He cleverly made friends with him again, and they arranged to meet somewhere. When they arrived, he said to him, “You wretch! I’m Beppe Varsace, the one you wronged!”

“I have a knife, defend yourself, you rotten animal
I’ve been swallowing this poison for a year
Now with your blood I will wash away the lie”
And with one blow he pierced the villain’s heart
The dead man took the secret with him
And with his death, love was resurrected

Peppe returned to his beloved Rosetta
He showed her love and he found love
They had many children
And they loved the first child as much as the others
Being deceived does not make you a sinner
His honour and love were unscathed
His honour and love were unscathed
His honour and love were unscathed

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